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Rosati lascia il calcio ma resta alla Fiorentina: il discorso è da brividi [VIDEO]

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 17/08/2022

Lascia il calcio giocato ma non la Viola, entrerà a far parte dello staff di Vincenzo Italiano. Ha comunicato la sua decisione al gruppo che ha abbracciato il suo uomo spogliatoio dopo un discorso strappalacrime: “Sempre con una certezza, lo stemma che portiamo davanti è più importante del nome che portiamo dietro”

Ci ha fatto divertire durante il ritiro con le sue imitazioni, su tutte quelle di Adriano Celentano. Uomo spogliatoio in grado di unire il gruppo con le corde dell’ironia. Antonio Rosati, terzo portiere della Fiorentina, da ieri ufficialmente preparatore dei portieri. Esce solo formalmente dallo spogliatoio per rientrarvi sotto altre vesti. Ha accettato al volo la proposto del club e in poche ore ha tolto i guantoni per assistere i suoi vecchi colleghi nel percorso di crescita. Per capire l’importanza di Rosati all’interno del gruppo è sufficiente osservare la reazione dei compagni.

Un lungo discorso, intervallato da pause emotive che hanno dato ulteriore valore alle sue dichiarazioni. Prima un applauso, poi tutti in piedi ad abbracciarlo, da oggi è ufficialmente nello staff a 39 anni. I tifosi hanno inondato di messaggi l’ex portiere: “Rosa resta a vita a Firenze”, oppure “Non te ne andare mai, il nostro Celentano sempre in gruppo”. Rosati ha voluto ringraziare tutti con un messaggio sui social e poi in coda un estratto del video.

“Così, quando qualche giorno fa la società mi ha chiesto di aiutare la squadra come preparatore dei portieri non c'ho pensato un attimo. Sì, nel discorso in cui saluto i miei compagni mi sono emozionato. Mi è scappata la lacrimuccia, ma sono consapevole di aver fatto la scelta giusta: quella di aver messo davanti ai miei interessi personali gli obiettivi del gruppo. Forse perché questa squadra è parte della mia vita. Forse perché questa città è sempre più la mia. Forse perché questa società e questi colori sono sempre più parte di me o semplicemente perché il destino ha più fantasia di noi. E allora fatemi un grosso in bocca al lupo, ne ho bisogno. Proprio come tanti anni fa sono pronto a dare tutto me stesso per questa nuova strada. Con passione, entusiasmo e duro lavoro. Sempre con una certezza: lo stemma che portiamo davanti è più importante del nome che portiamo dietro”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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